Prisma - Foglietto Illustrativo
Prisma è un medicinale a base di mesoglicano appartenente ai farmaci detti antitrombotici
Indice Foglietto Illustrativo
- Cos’è
- Formulazione
- A cosa serve
- Principio Attivo
- Precauzioni per l'uso
- Gravidanza e allattamento
- Modalità d'uso
- Dosaggio
- Effetti collaterali
- Scadenza e conservazione
Prisma 24 mg capsule rigide
Prisma 50 mg capsule rigide
Cos’è Prisma
Prisma è un medicinale a base di mesoglicano appartenente ai farmaci detti antitrombotici, indicati nella prevenzione e nel trattamento dei coaguli di sangue, detti trombi, che possono formarsi all’interno dei vasi sanguigni.
Prisma: formulazioni
- Prisma 24 mg capsule rigide; Prisma 50 mg capsule rigide
- Prisma 30 mg/ml soluzione iniettabile per uso intramuscolare
A cosa serve Prisma
Prisma è indicato nel trattamento delle lesioni dei tessuti venosi che non guariscono attraverso le normali fasi di rigenerazione e cicatrizzazione, spesso associate a patologie venose. Si utilizza nella prevenzione e nelle terapie per:
- Ulcere venose croniche
- Arteriopatie
- Vene varicose
- Flebite
Principio attivo Prisma
Il principio attivo alla base di Prisma è il mesoglicano, un farmaco ad attività anticoagulante e antiaggregante, utilizzato per la prevenzione e la terapia di diverse patologie.
il meccanismo d’azione del mesoglicano si esplica con l’inibizione dell’adesione piastrinica e come antitrombotico, grazie all’attivazione di glicoproteine plasmatiche. Inoltre, è in grado di ripristinare le proprietà fisiologiche di barriera selettiva degli endoteli capillari, svolgendo così un’efficace attività antiedematosa.
Precauzioni per l’uso
È vietato far uso di Prisma in caso di:
- Allergia al principio attivo o altri componenti
- Allergia ad eparina o altri anticoagulanti
- Patologie che causano emorragie
In caso di comparsa di eruzioni cutanee o altre reazioni allergiche gravi, è necessario informare il medico e interrompere la terapia.
La sicurezza del farmaco non è stata testata in pazienti con età inferiore ai 18 anni.
Gravidanza e allattamento
La sicurezza di Prisma in stato di gravidanza non è stata stabilita, per cui è preferibile evitare l’impiego del farmaco durante la gestazione.
Per le stesse ragioni, è sconsigliata l’assunzione di Prisma durante il periodo dell’allattamento al seno.
Come prendere Prisma
Le capsule devono essere assunte con un po' d’acqua. Non assumere Prisma in concomitanza con altri coagulanti, poiché l’assunzione contemporanea potrebbe causare un potenziamento dell’effetto farmacologico.
Per qualsiasi dubbio o incertezza sulla modalità di assunzione contattare il medico o il farmacista.
Prisma: dosaggio
La dose raccomandata di Prisma negli adulti è di 1-2 capsule due volte al giorno. Il medico può decidere eventualmente di modificare il dosaggio.
Non sono noti casi di sovradosaggio di prisma. In caso di assunzione/ingestione di una dose eccessiva rivolgersi al medico o recarsi al più vicino ospedale per ricevere i trattamenti più adeguati.
Effetti collaterali
Come tutti i medicinali anche Prisma può comportare la comparsa di effetti indesiderati, tra cui:
- Angioedema
- Difficoltà a deglutire
- Difficoltà a respirare
- Shock anafilattico
In questo caso è necessario sospendere immediatamente la terapia. Altri effetti indesiderati sono:
- Cefalea
- Palpitazioni
- Ipotensione
- Sincope
- Dolore addominale
- Dispepsia
- Nausea, diarrea
- Vertigini
- Porpora
- Edema palpebrale
- Epistassi
- Formicolio
- Dolore a braccia e gambe
- Orticaria
Scadenza e conservazione
La data di scadenza di Prisma è riportata direttamente sulla confezione e sul prodotto al suo interno. La scadenza si riferisce all’ultimo giorno del mese indicato.
Non gettare il medicinale nell’acqua di scarico o nei rifiuti domestici. Chiedere sempre al farmacista come smaltire i medicinali scaduti o inutilizzati.
Tenere lontano dalla portata dei bambini.