Supracef - Foglietto Illustrativo
Supracef è un farmaco a base di cefixima, un antibiotico appartenente alla classe delle cefalosporine di terza generazione
Indice Foglietto Illustrativo
- Cos’è
- Formulazione
- A cosa serve
- Principio Attivo
- Precauzioni per l'uso
- Gravidanza e allattamento
- Modalità d'uso
- Dosaggio
- Effetti collaterali
- Scadenza e conservazione
Supracef 400 mg compresse dispersibili
Cos’è Supracef
Supracef è un farmaco a base di cefixima, un antibiotico appartenente alla classe delle cefalosporine di terza generazione, utilizzato per trattare le infezioni causate dai batteri.
Supracef compresse dispersibili è indicato negli adulti per trattare le infezioni sostenute dai batteri sensibili alla cefixima.
Supracef: formulazioni
- Supracef 400 mg compresse dispersibili;
- Supracef 100 mg/5 ml granulato per sospensione orale.
A cosa serve Supracef
Supracef è un farmaco antibiotico ad ampio spettro d'azione, indicato negli adulti per il trattamento di:
- Faringite
- Tonsillite
- Otite media
- Bronchite
- Polmonite
- Infezioni dei reni e delle vie urinarie
Principio attivo Supracef
Il principio attivo contenuto in Supracef è cefixima, un agente battericida appartenente alla classe delle cefalosporine di terza generazione.
Cefixima si distingue per l'attività battericida ad ampio spettro e il suo meccanismo d'azione è legato alla inibizione della sintesi della parete cellulare batterica.
Precauzioni per l’uso
Evitare l’utilizzo di Supracef in caso di allergia al principio attivo o ad altri componenti del medicinale. Evitare l'utilizzo anche in caso di allergia ad altre cefalosporine o alle penicilline.
Rivolgersi al medico prima di iniziare il trattamento con Supracef in caso di:
- Problemi ai reni
- Dialisi
- Colite
- Altre patologie dello stomaco dell'intestino
- Gravi reazioni della pelle
- Anemia emolitica
L’uso prolungato di Supracef può causare lo sviluppo di germi non sensibili, ed in particolare un'alterazione della normale flora intestinale, con lo sviluppo di un batterio conosciuto come Clostridium difficile. Questo antibiotico può alterare i risultati di alcuni esami del sangue e delle urine.
Informare il medico del trattamento, anche recente, con qualsiasi altro medicinale. In particolare:
- Anticoagulanti
- Farmaci che riducono la motilità dell'intestino
- Contraccettivi orali
- Nifedipina
Non interrompere il trattamento senza avere consultato il medico, anche se sono presenti miglioramenti. È molto importante, infatti, completare l'intero trattamento prescritto.
Supracef contiene il colorante giallo tramonto FCF (E110) come eccipiente.
Gravidanza e allattamento
Se è in corso una gravidanza, se ne sospetta o se ne sta pianificando una, o si sta allattando al seno, chiedere sempre consiglio al medico prima di assumere qualsiasi medicinale.
Supracef può essere prescritto durante la gravidanza solo in caso di effettiva necessità e dopo un'attenta valutazione del rischio da parte del medico. In ogni caso, si raccomanda di evitare la somministrazione di questo antibiotico durante il primo trimestre.
Non si hanno dati sul passaggio di Supracef nel latte materno, tuttavia, l'utilizzo durante l'allattamento al seno deve essere autorizzato dal medico, solo nei casi di estrema necessità.
Come prendere Supracef
La posologia e la durata del trattamento con Supracef devono essere stabilite dal medico in base al tipo di patologia e allo stato di salute generale del paziente.
La formulazione farmaceutica compresse dispersibili deve essere disciolta in un bicchiere d'acqua e assunta indifferentemente sia in prossimità, che lontano dai pasti. Mescolare bene fino al completo scioglimento e bere subito.
La linea di incisione sulla compressa di Supracef serve per agevolare la rottura, al fine di facilitare la dispersione della compressa in acqua, e non per dividerla in dosi uguali.
Per qualsiasi dubbio o incertezza sulla modalità di assunzione, contattare il medico o il farmacista.
Supracef: dosaggio
La dose raccomandata di Supracef negli adulti è di 1 compressa dispersibile da 400 mg, 1 volta al giorno. La maggior parte delle infezioni possono essere trattate in 7 giorni di terapia.
Tuttavia, nei casi più gravi, Supracef può essere utilizzato anche per periodi più lunghi, fino a 14 giorni consecutivi.
Nei pazienti con gravi problemi ai reni, in caso di valori della clearance della creatinina <20 ml/min, in dialisi peritoneale ambulatoriale o in emodialisi, la posologia raccomandata è di 200 mg, una volta al giorno.
In caso di assunzione/ingestione accidentale di una dose elevata di Supracef, contattare il medico o recarsi al più vicino ospedale.
Non assumere una dose doppia del farmaco per compensare l’eventuale dimenticanza della dose precedente.
Effetti collaterali
Come tutti i medicinali, anche Supracef può provocare effetti indesiderati, sebbene non tutte le persone li manifestino, tra cui:
- Gravi reazioni allergiche, con angioedema, emozioni cutanee e difficoltà a respirare
- Grave diarrea causata da antibiotici, conosciuta come colite pseudomembranosa
- Gravi reazioni cutanee e delle membrane mucose, anche con la formazione di bolle
Questi sono tutti effetti molto gravi, per cui interrompere il trattamento e consultare il medico alla prima comparsa di una o più di queste manifestazioni. Altri effetti collaterali includono:
- Resistenza dei batteri
- Glossite
- Nausea, vomito
- Dolori addominali
- Pirosi gastrica
- Diarrea
- Dispepsia
- Flatulenza
- Febbre causata da farmaci
- Dolore alle articolazioni
- Alterazione di alcuni esami del sangue
- Riduzione nel numero dei globuli bianchi e delle piastrine
- Compromissione della coagulazione del sangue
- Anemia emolitica
- Compromissione della funzione renale
- Ittero
- Epatite
- Orticaria
- Prurito, prurito genitale
- Rash cutaneo
- Vertigini
- Cefalea
- Anoressia
- Febbre
- Vaginite da candida
Scadenza e conservazione
La data di scadenza di Supracef è riportata direttamente sulla confezione e sul blister al suo interno. La scadenza si riferisce all’ultimo giorno del mese indicato.
Conservare a temperature inferiori ai 30 °C.
Non gettare il medicinale nell’acqua di scarico o nei rifiuti domestici. Chiedere sempre al farmacista come smaltire i medicinali scaduti o non utilizzati.
Tenere lontano dalla portata dei bambini.