Bifril - Foglietto Illustrativo
Bifril è un farmaco a base di zofenopril calcio, che appartiene ad un gruppo di medicinali chiamati inibitori dell’enzima di conversione dell’angiotensina
Indice Foglietto Illustrativo
- Cos’è
- Formulazione
- A cosa serve
- Principio Attivo
- Precauzioni per l'uso
- Gravidanza e allattamento
- Modalità d'uso
- Dosaggio
- Effetti collaterali
- Scadenza e conservazione
Bifril 7,5 mg compresse rivestite con film
Bifril 15 mg compresse rivestite con film
Bifril 30 mg compresse rivestite con film
Cos’è Bifril
Bifril è un farmaco a base di zofenopril calcio, che appartiene ad un gruppo di medicinali chiamati inibitori dell’enzima di conversione dell’angiotensina (ACE), che abbassano la pressione arteriosa.
Bifril è indicato negli adulti per trattare la pressione arteriosa alta e l'infarto acuto del miocardio.
Bifril: formulazioni
- Bifril 7,5 mg compresse rivestite con film;
- Bifril 15 mg compresse rivestite con film;
- Bifril 30 mg compresse rivestite con film.
A cosa serve Bifril
Bifril è un farmaco appartenente alla classe degli ACE-inibitori, utilizzato negli adulti per trattare gli stati di ipertensione e l'attacco cardiaco, in soggetti che possono mostrare o meno segni e sintomi di scompenso cardiaco e che non hanno ricevuto un trattamento per sciogliere i coaguli di sangue (terapia trombolitica).
Principio attivo Bifril
Il principio attivo contenuto in Bifril è zofenopril calcio, un ACE-inibitore di indicazione specifica contro l'ipertensione.
Gli ACE-inibitori sono molecole capaci di inibire l'enzima di conversione dell'angiotensina I alla forma angiotensina II, agendo sulla funzione del sistema renina-angiotensina-aldosterone.
Precauzioni per l’uso
Evitare l'utilizzo di Bifril nelle seguenti condizioni:
- Allergia al principio attivo o ad altri componenti del medicinale
- Precedenti reazioni allergiche ad un altro ACE-inibitore
- Gravi problemi al fegato
- Restringimento delle arterie dei reni
- Diabete
- Funzione renale compromessa
Con l'assunzione di Bifril, la pressione del sangue può scendere a livelli troppo bassi, specialmente dopo aver assunto la prima dose.
In caso di intervento chirurgico, informare l'anestesista dell'assunzione di questo farmaco prima di ricevere l'anestesia, in modo che lo specialista controlli frequentemente la pressione sanguigna e la frequenza cardiaca durante la procedura.
Rivolgersi al medico prima di iniziare il trattamento con Bifril in caso di:
- Ipertensione e problemi al fegato e i reni
- Ipertensione causata da un problema renale o dal restringimento dell'arteria renale
- Trapianto di reni recente
- Dialisi
- Terapia con LDL-aferesi
- Alti livelli dell'ormone aldosterone o bassi livelli dell'ormone aldosterone
- Restringimento della valvola cardiaca
- Cardiomiopatia ipertrofica
- Psoriasi
- Trattamento di desensibilizzazione
Durante il trattamento con Bifril il medico può controllare la funzionalità renale, la pressione del sangue e la quantità di elettroliti nel sangue a intervalli regolari.
Informare il medico del trattamento, anche recente, con qualsiasi altro medicinale. In particolare:
- Integratori di potassio, diuretici risparmiatori di potassio
- Ciclosporina
- Eparina
- Litio
- Anestetici
- Narcotici
- Antipsicotici
- Antidepressivi e antidepressivi triciclici
- Barbiturici
- Alfa,beta-bloccanti
- Diuretici
- Antagonisti del recettore dell'angiotensina II
- Aliskiren
- Nitroglicerina e altri nitrati
- Antiacidi
- Allopurinolo
- Insulina
- Antidiabetici orali
- Corticosteroidi
- Agenti citostatici
- Procainamide
- FANS
- Farmaci simpaticomimetici
- Adrenalina
- Racecadotril
Non somministrare questo medicinale a bambini e adolescenti sotto i 18 anni di età, in quanto non è stata stabilita la sicurezza.
Bifril contiene lattosio come eccipiente.
Gravidanza e allattamento
In genere, il medico consiglia la sospensione di Bifril prima di intraprendere una gravidanza o non appena si viene a conoscenza di questa, consigliando un altro farmaco in sostituzione.
Bifril non è raccomandato all'inizio della gravidanza e non deve essere assunto dopo il terzo mese, in quanto il farmaco può causare seri danni al bambino se è assunto dopo il terzo mese di gravidanza.
L’utilizzo di Bifril non è raccomandato durante l'allattamento al seno con latte materno.
Come prendere Bifril
La posologia e la durata del trattamento con Bifril devono essere stabilite dal medico in base al tipo di patologia e allo stato di salute generale del paziente.
La formulazione farmaceutica compresse rivestite deve essere deglutita con un bicchiere d'acqua, indipendentemente dall’assunzione di cibo. I dosaggi da 15 mg e 30 mg possono essere divisi in due parti uguali.
Per qualsiasi dubbio o incertezza sulla modalità di assunzione, contattare il medico o il farmacista.
Bifril: dosaggio
La dose iniziale raccomandata di Bifril per il trattamento dell'ipertensione è 15 mg, una volta al giorno. Il medico aggiusterà gradualmente la dose per trovare quella migliore. Gli effetti antipertensivi a lungo termine si ottengono normalmente con una dose di 30 mg al giorno, mentre la dose massima è di 60 mg al giorno.
In caso di disidratazione, carenza di sali o assunzione di diuretici, può essere necessario iniziare il trattamento con 7,5 mg di Bifril al giorno.
Per quanto riguarda l'infarto acuto del miocardio, il trattamento con Bifril deve iniziare entro le prime 24 ore dall'insorgenza dei sintomi, assumendo le compresse due volte al giorno secondo questo schema:
- 7,5 mg due volte al giorno, nel primo e secondo giorno del trattamento;
- 15 mg due volte al giorno, nel terzo e quarto giorno del trattamento;
- Dal quinto giorno in poi, la dose deve essere aumentata a 30 mg due volte al giorno;
- Il medico potrà aggiustare la dose o la dose massima sulla base delle misurazioni della pressione sanguigna;
- Il trattamento verrà poi proseguito per sei settimane, o più, se i sintomi di scompenso cardiaco persistono.
Il sovradosaggio può causare ipotensione, sincope, bradicardia, alterazione degli esami del sangue e disfunzione renale.
In caso di assunzione/ingestione accidentale di una dose elevata di Bifril, contattare il medico o recarsi al più vicino ospedale.
Non assumere una dose doppia del farmaco per compensare l’eventuale dimenticanza della dose precedente.
Effetti collaterali
Come tutti i medicinali, anche Bifril può provocare effetti indesiderati, sebbene non tutte le persone li manifestino, tra cui:
- Stanchezza
- Nausea, vomito
- Capogiro
- Cefalea
- Tosse
- Debolezza generale
- Crampi muscolari
- Eruzione cutanea
- Angioedema
- Ipotensione
- Sincope
- Tachicardia
- Palpitazioni
- Angina pectoris
- Improvviso offuscamento della vista
- Attacco ischemico transitorio o ictus
- Edema periferico
- Ipotensione ortostatica
- Ridotta funzionalità renale
- Impotenza
- Diarrea, costipazione
- Bocca secca
- Reazione allergica
- Alopecia
- Aumento della sudorazione e vampate
- Depressione, disturbi del sonno
- Broncospasmo
- Rinite
- Glossite
- Bronchite
- Ittero
- Epatite
- Pancreatite
- Ileo paralitico
- Anemia emolitica
- Ipoglicemia
Scadenza e conservazione
La data di scadenza di Bifril è riportata direttamente sulla confezione e sul blister al suo interno. La scadenza si riferisce all’ultimo giorno del mese indicato.
Non gettare il medicinale nell’acqua di scarico o nei rifiuti domestici. Chiedere sempre al farmacista come smaltire i medicinali scaduti o non utilizzati.
Tenere lontano dalla portata dei bambini.