Cletus - Foglietto Illustrativo
Cletus è un farmaco a base di omeprazolo, che appartiene ad un gruppo di medicinali denominati inibitori di pompa protonica
Indice Foglietto Illustrativo
- Cos’è
- Formulazione
- A cosa serve
- Principio Attivo
- Precauzioni per l'uso
- Gravidanza e allattamento
- Modalità d'uso
- Dosaggio
- Effetti collaterali
- Scadenza e conservazione
Cletus 20 mg capsule rigide gastroresistenti
Cos’è Cletus
Cletus è un farmaco a base di omeprazolo, che appartiene ad un gruppo di medicinali denominati inibitori di pompa protonica, in grado di agire riducendo la quantità di acido prodotta dallo stomaco.
Cletus è indicato nei bambini, negli adolescenti e negli adulti per il trattamento di alcune patologie dello stomaco causate da infezioni o da un elevato aumento di acidità gastrica.
Cletus: formulazioni
- Cletus 20 mg capsule rigide gastroresistenti.
A cosa serve Cletus
Cletus è un farmaco che appartiene alla categoria degli inibitori di pompa protonica, indicato negli adulti, negli adolescenti e nei bambini per trattare le patologie dell'area gastrica. In particolare:
Negli adulti:
- Malattia da reflusso gastroesofageo
- Ulcera duodenale o ulcera gastrica
- Ulcere provocate da Helicobacter pylori
- Ulcere causate da FANS
- Sindrome di Zollinger-Ellison
Nei bambini di età superiore a 1 anno e con peso corporeo superiore o uguale a 10 kg, per trattare la malattia da reflusso gastroesofageo.
Cletus viene utilizzato anche nei bambini di età superiore a 4 anni e negli adolescenti, per trattare le ulcere infette da un batterio chiamato Helicobacter pylori.
Principio attivo Cletus
Il principio attivo contenuto in Cletus è omeprazolo, un farmaco che appartiene alla classe degli inibitori di pompa protonica, di cui rappresenta il capostipite.
Il meccanismo d’azione è legato all’inibizione della secrezione acida gastrica diurna e notturna, normalizzando anche l'esposizione acida dell'esofago nei pazienti con malattia da reflusso gastroesofageo.
Precauzioni per l’uso
Evitare l’utilizzo di Cletus nelle seguenti condizioni:
- Allergia al principio attivo o ad altri componenti del medicinale
- Allergia ad altri inibitori di pompa protonica
- Assunzione di nelfinavir
In caso di lunga assunzione (per più di un anno), il medico prescriverà dei controlli regolari. Il trattamento con questo medicinale per lungo tempo può causare un lieve aumento del rischio di una frattura dell'anca, del polso o della colonna vertebrale. Consultare il medico nel caso in cui si stiano assumendo contemporaneamente corticosteroidi o se si soffre di osteoporosi.
Rivolgersi al medico prima di iniziare il trattamento con Cletus in caso di:
- Perdita di peso immotivata
- Problemi nella deglutizione
- Dolore allo stomaco
- Dispepsia
- Vomito, con o senza sangue
- Sangue nelle feci
- Gravi problemi al fegato
- Diarrea grave e persistente
- Comparsa di eritema cutaneo
- Cromogranina A (uno specifico esame del sangue)
Durante il trattamento con Cletus può verificarsi un'infiammazione dei reni, i cui sintomi possono includere un ridotto volume di urine, presenza di sangue nelle urine e/o reazione di ipersensibilità come febbre, eruzioni cutanee e rigidità articolare.
Informare il medico del trattamento, anche recente, con qualsiasi altro medicinale. In particolare:
- Antimicotici
- Digossina
- Diazepam
- Fenitoina
- Anticoagulanti
- Rifampicina
- Tacrolimus
- Atazanavir
- Erba di San Giovanni
- Cilostazolo
- Saquinavir
- Clopidogrel
- Metotrexato
- Erlotinib
Gravidanza e allattamento
Se è in corso una gravidanza, se ne sospetta o sta pianificando una, o si sta allattando al seno con latte materno, chiedere consiglio al medico prima di assumere qualsiasi medicinale.
L’utilizzo di Cletus durante la gravidanza e l'allattamento al seno deve essere deciso dal medico, in base ad una attenta valutazione del rapporto rischi-benefici.
Come prendere Cletus
La posologia e la durata del trattamento con Cletus devono essere stabilite dal medico in base al tipo di patologia e allo stato di salute generale del paziente.
La formulazione farmaceutica capsule gastroresistenti deve essere ingerita intera con mezzo bicchiere d'acqua, indipendentemente dall'assunzione di cibo.
In alternativa, quando sussistono problemi nel deglutire le capsule, è possibile versare il loro contenuto in un bicchiere d'acqua, in un succo di frutta acido oppure in purea di mele, quindi bere il preparato al massimo entro 30 minuti.
Per qualsiasi dubbio o incertezza sulla modalità di assunzione, contattare il medico o il farmacista.
Cletus: dosaggio
La dose raccomandata di Cletus negli adulti per il reflusso gastroesofageo è di 10 mg, 1 volta al giorno. Nel caso l'esofago sia leggermente danneggiato, la dose abituale è di 20 mg 1 volta al giorno, per 4-8 settimane, che può essere aumentata a 40 mg per altre 8 settimane, nel caso in cui l'esofago non sia completamente cicatrizzato.
Per il trattamento dell’ulcera duodenale, la dose è di 20 mg 1 volta al giorno, per due settimane, che può essere aumentata a 40 mg per 4 settimane.
La dose per il trattamento dell'ulcera gastrica è di 20 mg 1 volta al giorno, per 4 settimane. Il medico può prolungare l'assunzione di questa dose per altre 4 settimane o aumentare il dosaggio a 40 mg se l'ulcera non risulta cicatrizzata.
Per prevenire la formazione di ulcere duodenali e gastriche in caso di utilizzo di FANS in terapia, la dose abituale è di 20 mg al giorno, mentre per le ulcere da Helicobacter pylori la dose è di 20 mg, 2 volte al giorno.
Per quanto riguarda il trattamento del reflusso gastroesofageo e delle ulcere da Helicobacter pylori nei bambini, il dosaggio è basato sul peso del bambino stesso.
In caso di assunzione/ingestione accidentale di una dose elevata di Cletus, contattare il medico o recarsi al più vicino ospedale.
Non assumere una dose doppia del farmaco per compensare l’eventuale dimenticanza della dose precedente.
Effetti collaterali
Come tutti i medicinali, anche Cletus può provocare effetti indesiderati, sebbene non tutte le persone li manifestino, tra cui:
- Angioedema
- Difficoltà respiratorie
- Svenimento
- Eruzioni cutanee
- Ittero
Questi sono effetti rari ma potenzialmente gravi, quindi, interrompere il trattamento e contattare un medico alla prima manifestazione di questi sintomi. Altri effetti collaterali includono:
- Mal di testa
- Diarrea
- Mal di stomaco
- Flatulenza
- Polipi benigni
- Gonfiore dei piedi e delle caviglie
- Insonnia
- Capogiro, formicolio
- Vertigini
- Eruzione cutanea
- Malessere e astenia
- Orticaria
- Fratture dell’anca, polso, colonna vertebrale (quando assunto da più di 1 anno)
- Reazioni allergiche
- Bassi livelli di sodio nel sangue
- Vomito
- Crampi
- Broncospasmo
- Stomatite
- Candidosi
- Alopecia
- Ittero
- Problemi al fegato
- Dolori articolari e muscolari
- Nefrite interstiziale
- Aggressività
- Allucinazioni
- Insufficienza epatica
- Epatite
- Ingrossamento del petto negli uomini
- Infiammazione dell’intestino
- Ipocalcemia
- Immunodeficienza
Scadenza e conservazione
La data di scadenza di Cletus è riportata direttamente sulla confezione e sul blister al suo interno. La scadenza si riferisce all’ultimo giorno del mese indicato.
Conservare a temperature inferiori ai 30°C.
Non gettare il medicinale nell’acqua di scarico o nei rifiuti domestici. Chiedere sempre al farmacista come smaltire i medicinali scaduti o non utilizzati.
Tenere lontano dalla portata dei bambini.