Triasporin - Foglietto Illustrativo
Triasporin è farmaco a base di itraconazolo, appartenente ad un gruppo di medicinali noti come antimicotici per uso sistemico
Indice Foglietto Illustrativo
- Cos’è
- Formulazione
- A cosa serve
- Principio Attivo
- Precauzioni per l'uso
- Gravidanza e allattamento
- Modalità d'uso
- Dosaggio
- Effetti collaterali
- Scadenza e conservazione
Triasporin 100 mg capsule rigide
Cos’è Triasporin
Triasporin è farmaco a base di itraconazolo, appartenente ad un gruppo di medicinali noti come antimicotici per uso sistemico.
Triasporin è indicato negli adulti per trattare le micosi superficiali e sistemiche, ovvero le infezioni causate da funghi.
Triasporin: formulazioni
- Triasporin 100 mg capsule rigide;
- Triasporin 150 ml soluzione orale.
A cosa serve Triasporin
Triasporin è un antimicotico utilizzato per trattare le infezioni da funghi. In particolare, viene utilizzato per trattare le micosi superficiali come:
- Candida vaginale
- Pityriasis versicolor
- Dermatofitosi
- Mughetto
- Cheratite fungina
- Onicomicosi
Triasporin viene anche impiegato per trattare le micosi sistemiche, ovvero le infezioni da funghi che si diffondono in tutto l'organismo, come:
- Aspergillosi
- Candidosi
- Criptococcosi, compresa la meningite criptococcica
- Istoplasmosi
- Sporotricosi linfocutanea e cutanea
- Altre rare micosi sistemiche
Principio attivo Triasporin
Il principio attivo contenuto in Triasporin è itraconazolo, un farmaco antimicotico derivato triazolico.
Il meccanismo d'azione è legato alla capacità di questo principio attivo di inibire la sintesi di un costituente essenziale della membrana cellulare micotica, causando la morte della cellula patogena.
Precauzioni per l’uso
Evitare l'utilizzo di Triasporin nelle seguenti condizioni:
- Allergia al principio attivo o ad altri componenti del medicinale
- Gravi problemi al cuore
- Insufficienza cardiaca congestizia
L’assorbimento di Triasporin nell'organismo avviene in presenza di una sufficiente acidità a livello gastrico. Per questo motivo, i medicinali che neutralizzano l'acidità gastrica devono essere assunti almeno un'ora prima di Triasporin o non devono essere assunti per almeno due ore dopo l'assunzione di questo medicinale.
Rivolgersi al medico prima di iniziare il trattamento con Triasporin in caso di:
- Problemi al fegato
- Problemi renali
- Disturbi al cuore
- Neutropenia
- Trapianto di organo
- AIDS
- Fibrosi cistica
- Acloridria
Interrompere il trattamento e contattare il medico nel caso in cui dovessero insorgere alcuni sintomi, tra cui:
- Anoressia
- Nausea
- Vomito
- Debolezza
- Urine scure
- Dolori addominali
Contattare il medico in caso di:
- Respiro corto
- Aumento di peso
- Gonfiore alle gambe o all'addome
- Stanchezza
- Difficoltà a respirare di notte
Questi potrebbero essere i sintomi di uno scompenso cardiaco. Inoltre, prestare attenzione anche all'insorgenza di:
- Formicolio
- Intorpidimento
- Debolezza agli arti
- Problemi con i nervi di braccia e gambe
- Visione sfocata o diplopia
Questi potrebbero essere segni di una malattia nervosa nota come neuropatia.
Informare il medico del trattamento, anche recente, con qualsiasi altro medicinale. In particolare:
- Antiallergici
- Antipertensivi
- Medicinali utilizzati per il trattamento dell'angina
- Cisapride, domperidone
- Medicinali che abbassano i livelli di colesterolo
- Antipsicotici e farmaci per il trattamento dell'insonnia
- Colchicina
- Telitromicina
- Analgesici potenti
- Ticagrelor
- Antiaritmici
- Medicinali per l'emicrania
- Antiepilettici
- Rifampicina
- Erba di San Giovanni
- Medicinali per il trattamento dell’HIV/AIDS
- Farmaci antitumorali
- Fentanil
- Anticoagulanti
- Medicinale somministrato dopo trapianto d’organo
- Sildenafil
- Salmeterolo
- Simeprevir
- Vardenafil
- Alcuni antibiotici
- Antiacidi
- Digossina
- Calcio-antagonisti
- Corticosteroidi
- Ansiolitici
- Antidiabetici
- Antiemetici
Se il medico ritiene necessaria l'assunzione di Triasporin, consiglierà di eseguire regolarmente esami del sangue. Ciò avviene al fine di evidenziare precocemente eventuali problemi al fegato. La formulazione in capsule non deve essere utilizzata nei pazienti anziani, salvo diversa prescrizione medica.
Triasporin contiene saccarosio come eccipiente.
Gravidanza e allattamento
L’utilizzo di Triasporin durante la gravidanza è altamente controindicato, a meno che il medico non valuti la necessità di trattare infezioni potenzialmente pericolose per la vita.
Piccole quantità di itraconazolo possono passare nel latte materno quindi, evitare l'allattamento al seno durante il trattamento con Triasporin.
Come prendere Triasporin
La posologia e la durata del trattamento con Triasporin devono essere stabilite dal medico in base al tipo di patologia e allo stato di salute generale del paziente.
La formulazione farmaceutica capsule rigide deve essere deglutita intera con l'aiuto di un po’ d'acqua. Non aprire la capsula.
Per qualsiasi dubbio o incertezza sulla modalità di assunzione, contattare il medico o il farmacista.
Triasporin: dosaggio
La dose e la durata del trattamento con Triasporin variano in base all'infezione da trattare e devono essere decise dal medico. In genere, mentre i dosaggi risultano essere molto simili tra infezioni superficiali e infezioni sistemiche, la durata del trattamento varia considerevolmente.
Ad esempio, la posologia per trattare la candidosi vulvovaginale, che rientra tra le infezioni superficiali, è di 2 capsule, 1 volta al giorno per 3 giorni, mentre la dose per il trattamento dell'aspergillosi è di 2 capsule al giorno per un periodo compreso tra 2 e 5 mesi.
Nelle infezioni della pelle, le lesioni scompaiono completamente dopo 2-4 settimane dalla fine del trattamento. Nelle onicomicosi occorre attendere la ricrescita delle unghie, che avviene da 6 a 9 mesi dopo la fine del trattamento.
In caso di assunzione/ingestione accidentale di una dose elevata di Triasporin, contattare il medico o recarsi al più vicino ospedale.
Non assumere una dose doppia del farmaco per compensare l’eventuale dimenticanza della dose precedente.
Effetti collaterali
Come tutti i medicinali, anche Triasporin può provocare effetti indesiderati, sebbene non tutte le persone li manifestino, tra cui:
- Mal di testa
- Dolore addominale
- Nausea
- Reazioni allergiche gravi
- Problemi al cuore
- Edema polmonare
- Pancreatite
- Epatotossicità
- Insufficienza epatica
- Reazioni cutanee gravi
- Sinusite
- Rinite
- Parestesia
- Confusione
- Diarrea
- Vomito
- Stipsi
- Dispepsia
- Flatulenza
- Orticaria
- Prurito
- Rash cutaneo
- Alopecia
- Edema
- Disordini mestruali
- Malattia da siero
- Tremore
- Disturbi visivi
- Perdita dell'udito transitorio o permanente
- Dispnea
- Eritema multiforme
- Vasculite
- Disfunzione erettile
- Febbre
- Neuropatia periferica
- Epatite
- Ittero
- Insufficienza renale
- Ipertensione
- Ipotensione
- Tachicardia
- Edema polmonare
Scadenza e conservazione
La data di scadenza di Triasporin è riportata direttamente sulla confezione e sul blister al suo interno. La scadenza si riferisce all’ultimo giorno del mese indicato.
Conservare a temperature inferiori ai 25°C.
Non gettare il medicinale nell’acqua di scarico o nei rifiuti domestici. Chiedere sempre al farmacista come smaltire i medicinali scaduti o non utilizzati.
Tenere lontano dalla portata dei bambini.