Novalgina - Foglietto Illustrativo
Novalgina è un farmaco a base di metamizolo, un analgesico e antipiretico che appartiene alla classe dei pirazoloni
Indice Foglietto Illustrativo
- Cos’è
- Formulazione
- A cosa serve
- Principio Attivo
- Precauzioni per l'uso
- Gravidanza e allattamento
- Modalità d'uso
- Dosaggio
- Effetti collaterali
- Scadenza e conservazione
Novalgina 500 mg/ml gocce orali, soluzione
Cos’è Novalgina
Novalgina è un farmaco a base di metamizolo, che appartiene ad una classe di medicinali conosciuti come pirazoloni, con effetti analgesici e antipiretici.
Novalgina è indicata nei bambini, negli adolescenti e negli adulti per il trattamento della febbre e del dolore grave e resistente.
Novalgina: formulazioni
- Novalgina 500 mg/ml gocce orali, soluzioni;
- Novalgina 1 g/2 ml soluzione iniettabile.
A cosa serve Novalgina
Novalgina è un medicinale analgesico utilizzato sia nei bambini che negli adulti per trattare dolore grave o resistente, e antipiretico, utilizzato per trattare febbre grave e resistente.
Può essere impiegato come terapia per tantissime condizioni diverse, come:
- Influenza
- Cefalea
- Dolori post-operatori
- Dolori traumatici
- Dolori mestruali
Principio attivo Novalgina
Il principio attivo contenuto in Novalgina è metamizolo, un farmaco antipiretico, antidolorifico ed antispastico.
Il meccanismo d'azione di questo principio attivo è legato alla capacità di inibire l'enzima cicloossigenasi, in particolar modo l'isoforma ciclossigenasi III, recentemente scoperta a livello cerebrale, mediando così la risposta al dolore e l'aumento di temperatura di origine centrale.
Precauzioni per l’uso
Evitare l’assunzione di Novalgina nelle seguenti condizioni:
- Allergia al principio attivo o ad altri componenti del medicinale
- Allergia ad altri medicinali della stessa classe (pirazoloni, pirazolidone)
- Agranulocitosi
- Midollo osseo che non funziona bene
- Patologie che influenzano la produzione delle cellule del sangue
- Broncospasmo dopo assunzione di FANS
- Porfiria epatica acuta intermittente
- Favismo
Novalgina può causare raramente una grave alterazione di alcune cellule del sangue, detta agranulocitosi. Questa reazione non dipende dalla dose e può verificarsi in qualsiasi momento durante la terapia. Interrompere il trattamento e consultare immediatamente un medico se si manifesta uno qualsiasi dei seguenti sintomi:
- Febbre
- Brividi
- Astenia marcata
- Mal di gola
- Ulcerazioni della bocca, gola o del perineo
Nei pazienti che prendono metamizolo è stata segnalata infiammazione del fegato con sintomi che si sviluppano entro pochi giorni o pochi mesi dall’inizio del trattamento, come: malessere, stanchezza, perdita di appetito, urine di colore scuro, feci di colore chiaro, ittero, eruzione cutanea, prurito.
La somministrazione di Novalgina può causare isolati casi di reazioni di abbassamento della pressione del sangue. Queste reazioni sono dose dipendenti e sono più probabili con la somministrazione per iniezione.
Evitare l'impiego di questo medicinale in disturbi banali e utilizzarlo solo per il periodo di tempo necessario a controllare il dolore e la febbre.
Informare il medico del trattamento, anche recente, con qualsiasi altro medicinale. In particolare:
- Bupropione
- Efavirenz
- Metadone
- Valproato
- Tacrolimus
- Sertralina
- Ciclosporina
- Metotressato
- Acido acetilsalicilico
Per i bambini con età inferiore ai 5 anni è raccomandata la somministrazione sotto controllo medico.
Novalgina gocce contiene sodio come eccipiente.
Gravidanza e allattamento
I dati disponibili sull'uso di metamizolo durante i primi 3 mesi di gravidanza sono limitati, ma non indicano effetti dannosi per l'embrione. In casi selezionati, quando non esistono altre possibilità di trattamento, dosi singole di metamizolo durante il primo e il secondo trimestre possono essere accettabili, dopo aver consultato un medico e dopo aver stabilito che i benefici superano i rischi.
Tuttavia, l’uso di Novalgina non è raccomandato durante il primo e il secondo trimestre di gravidanza. L'uso del farmaco durante il terzo trimestre di gravidanza può aumentare il rischio di possibili complicanze per la madre e per il bambino.
I prodotti derivati dal metabolismo del metamizolo passano nel latte materno in quantità considerevoli, per cui evitare l'utilizzo di Novalgina durante l'allattamento al seno.
Come prendere Novalgina
La posologia e la durata del trattamento con Novalgina devono essere stabilite dal medico in base al tipo di patologia e allo stato di salute generale del paziente.
La formulazione farmaceutica gocce orali deve essere assunta per via orale diluendo le gocce in un po' di liquido. 1 ml di metamizolo equivale a 20 gocce
Per qualsiasi dubbio o incertezza sulla modalità di assunzione, contattare il medico o il farmacista.
Novalgina: dosaggio
La dose di Novalgina dipende dal peso corporeo del paziente, dall'intensità del dolore o della febbre e dalla sensibilità individuale nella risposta al farmaco. Deve sempre essere scelta con la dose più bassa necessaria per il controllo del dolore e della febbre.
Come detto, la posologia varia considerevolmente in base al peso: da 1-5 gocce nei pazienti con età inferiore ai 12 mesi a 20-40 gocce nei pazienti con età superiore a 15 anni e peso superiore a 53 kg.
Possono essere somministrate dosi singole fino a 4 volte al giorno, in base alla dose massima giornaliera.
Il sovradosaggio può comportare nausea, vomito, dolore addominale, problemi ai reni, capogiri, sonnolenza, convulsioni, calo della pressione, tachicardia, coma.
In caso di assunzione/ingestione accidentale di una dose elevata di Novalgina, contattare il medico o recarsi al più vicino ospedale.
Non assumere una dose doppia del farmaco per compensare l’eventuale dimenticanza della dose precedente.
Effetti collaterali
Come tutti i medicinali, anche Novalgina può provocare effetti indesiderati, sebbene non tutte le persone li manifestino, tra cui:
- Reazioni allergiche
- Nausea
- Vomito
- Febbre
- Stanchezza
- Perdita di appetito
- Urine scure
- Feci chiare
- Ittero
- Prurito
- Eruzione cutanea
- Orticaria
- Angioedema
- Difficoltà a respirare
- Ipotensione
- Rash cutaneo
- Infiammazione del fegato
- Malattia cardiaca acuta
- Patologie cutanee
- Anemia aplastica
- Nefrite interstiziale acuta
- Colorazione rossa delle urine
- Sanguinamento gastrointestinale
Scadenza e conservazione
La data di scadenza di Novalgina è riportata direttamente sulla confezione e sul flacone al suo interno. La scadenza si riferisce all’ultimo giorno del mese indicato.
Conservare a temperature inferiori ai 25°C. Dopo la prima apertura il flacone non va conservato per più di 3 mesi.
Non gettare il medicinale nell’acqua di scarico o nei rifiuti domestici. Chiedere sempre al farmacista come smaltire i medicinali scaduti o non utilizzati.
Tenere lontano dalla portata dei bambini.