Zeroflog - Foglietto Illustrativo
Zeroflog è un medicinale per uso locale a base di diclofenac acido, una sostanza che appartiene al gruppo dei farmaci antinfiammatori non steroidei
Indice Foglietto Illustrativo
- Cos’è
- Formulazione
- A cosa serve
- Principio Attivo
- Precauzioni per l'uso
- Gravidanza e allattamento
- Modalità d'uso
- Dosaggio
- Effetti collaterali
- Scadenza e conservazione
Zeroflog 0,074 g/100 ml collutorio
Cos’è Zeroflog
Zeroflog è un medicinale per uso locale a base di diclofenac acido, una sostanza che appartiene al gruppo dei farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS).
Zeroflog è indicato per il trattamento dei sintomi legati agli stati irritativi e infiammatori del cavo orofaringeo.
Zeroflog: formulazioni
- Zeroflog 0,074 g/100 ml collutorio;
- Zeroflog 0,3 mg/spruzzo spray per mucosa orale.
A cosa serve Zeroflog
Zeroflog è un farmaco antinfiammatorio per uso locale indicato nel trattamento sintomatico degli stati irritativo-infiammatori associati a dolore del cavo orofaringeo, ad esempio:
Zeroflog può essere utilizzato anche dopo terapia dentaria conservativa o estrazione dentaria.
Principio attivo Zeroflog
Il principio attivo contenuto in Zeroflog è diclofenac acido, un farmaco che appartiene alla categoria degli antinfiammatori non steroidei.
Utilizzato a livello locale, il diclofenac possiede proprietà analgesiche ed antinfiammatorie grazie all'inibizione dell'enzima ciclossigenasi e ai mediatori di infiammazione.
Precauzioni per l'uso
Evitare l'utilizzo di Zeroflog in caso di allergia al principio attivo, ad altri componenti di questo medicinale o a sostanze chimiche strettamente correlate al principio attivo, come gli altri FANS.
L'eventuale deglutizione involontaria della dose di soluzione impiegata per sciacqui e gargarismi non comporta alcun danno per il paziente, in quanto equivale a un quinto/sesto della dose prevista la posologia per via sistemica.
L'uso, specie se prolungato dei preparati topici, può dare luogo a fenomeni di sensibilizzazione, nel qual caso è necessario interrompere la cura e istituire una terapia idonea.
Sebbene l'assorbimento sistemico sia limitato, Zeroflog deve essere somministrato con cautela nei pazienti con una storia di emorragia gastrointestinale o perforazione relativa a precedenti trattamenti con FANS, ho storia di emorragia/ulcera peptica ricorrente.
Informare il medico del trattamento, anche recente, con qualsiasi altro medicinale, anche quelli senza prescrizione.
Zeroflog contiene sodio benzoato come eccipiente.
Gravidanza e allattamento
Se è in corso una gravidanza, se ne sospetta o sta pianificando una, o si sta allattando al seno con latte materno, chiedere consiglio al medico prima di assumere qualsiasi medicinale.
Nelle donne in gravidanza o durante l'allattamento al seno Zeroflog deve essere utilizzato solo nei casi di effettiva necessità e sotto il diretto controllo medico.
Come prendere Zeroflog
La posologia e la durata del trattamento con Zeroflog devono essere stabilite dal medico in base al tipo di patologia e allo stato di salute generale del paziente.
La formulazione farmaceutica collutorio viene utilizzata per uso locale attraverso sciacqui e gargarismi. Non ingerire il prodotto.
Per qualsiasi dubbio o incertezza sulla modalità di assunzione contattare il medico o il farmacista.
Zeroflog: dosaggio
La dose raccomandata di Zeroflog è di 2-3 sciacqui o gargarismi al giorno con 15 ml, equivalenti ad 1 misurino di collutorio puro o diluito in poca acqua.
In caso di assunzione/ingestione accidentale di una dose elevata di Zeroflog contattare il medico o recarsi al più vicino ospedale.
Non assumere una dose doppia del farmaco per compensare l’eventuale dimenticanza della dose precedente.
Effetti collaterali
Come tutti i medicinali anche Zeroflog può provocare effetti indesiderati, sebbene non tutte le persone li manifestino, tra cui:
- Patologie gastrointestinali
- Fenomeni irritativi a carico della mucosa orale
- Patologie respiratorie
- Tosse
Scadenza e conservazione
La data di scadenza di Zeroflog è riportata direttamente sulla confezione e sul flacone al suo interno. La scadenza si riferisce all’ultimo giorno del mese indicato.
Conservare a temperature inferiori ai 25°C.
Non gettare il medicinale nell’acqua di scarico o nei rifiuti domestici. Chiedere sempre al farmacista come smaltire i medicinali scaduti o non utilizzati.
Tenere lontano dalla portata dei bambini.