Nalador - Foglietto Illustrativo
Nalador è un medicinale a base di sulprostone, che appartiene alla categoria terapeutica delle prostaglandine
Indice Foglietto Illustrativo
- Cos’è
- Formulazione
- A cosa serve
- Principio Attivo
- Precauzioni per l'uso
- Gravidanza e allattamento
- Modalità d'uso
- Dosaggio
- Effetti collaterali
- Scadenza e conservazione
Nalador 0,5 mg polvere e solvente per infusione
Cos’è Nalador
Nalador è un medicinale a base di sulprostone, che appartiene alla categoria terapeutica delle prostaglandine.
Nalador è indicato nelle donne in gravidanza per indurre l'attività uterina e la maturazione del collo dell'utero.
Nalador: formulazioni
- Nalador 0,5 mg polvere e solvente per infusione.
A cosa serve Nalador
Nalador è un medicinale che appartiene alla categoria delle prostaglandine, indicato nelle donne in età fertile per:
- Indurre l'aborto
- Indurre il parto in caso di morte intrauterina del feto
- Trattamento dell'emorragia dopo il parto da mancanza di tono muscolare dell'utero
Principio attivo Nalador
Il principio attivo contenuto in Nalador è sulprostone, una sostanza in grado di indurre l'attività uterina e la maturazione del collo dell'utero che appartiene alla categoria delle prostaglandine.
Questo principio attivo è in grado di stimolare la muscolatura liscia dell'utero, agendo sia sul corpo uterino che sulla cervice, portando ad una contrazione del corpo dell'utero.
Precauzioni per l’uso
Evitare l’utilizzo di Nalador nelle seguenti condizioni:
- Allergia al principio attivo o ad altri componenti del medicinale
- Asma bronchiale
- Bronchite spastica
- Insufficienza cardiaca
- Storia, anche familiare, di malattie dei vasi sanguigni
- Ipertensione
- Diabete
- Insufficienza epatica o renale
- Affezioni cerebrali convulsivanti
- Eccesso di ormoni tiroidei
- Infezioni ginecologiche acute
- Colite ulcerosa
- Ulcera gastrica in fase acuta
- Anemia drepanocitica
- Talassemia
- Malattie gravi
- Interventi chirurgici all’utero
È controindicata l'induzione del parto con questo medicinale in presenza di feto vitale, in quanto non è possibile escludere effetti avversi a carico del feto. Per questo motivo, qualsiasi trattamento con Nalador deve concludersi con l'interruzione della gravidanza.
Rivolgersi al medico prima di ricevere Nalador in caso di:
- Patologie cardiovascolari
- Tabagismo
- Diabete
- Eccesso di grassi nel sangue
Le prostaglandine, sia naturali che sintetiche, possono provocare ipertensione polmonare e dispnea, motivo per cui il medico prescriverà controlli più frequenti della funzionalità respiratoria di parametri cardiocircolatori.
L’uso di Nalador è limitato agli ospedali, alle case di cura e alle cliniche specializzate e deve essere impiegato sotto il diretto controllo del medico.
Informare il medico del trattamento, anche recente, con qualsiasi altro medicinale. In particolare:
- Metilergometrina
- Ossitocina
- FANS
Si consiglia un pretrattamento o l'impiego associato con altre prostaglandine in quanto, teoricamente, potrebbe sussistere la possibilità di una combinazione di effetti di identità sconosciuta, come il rischio di gravi eventi avversi.
Gravidanza e allattamento
Qualsiasi trattamento con Nalador deve concludersi con l'interruzione della gravidanza, in quanto non è possibile escludere danni a carico del feto. Per questo motivo, una volta iniziata la terapia, è necessario accertarsi che la gravidanza sia stata interrotta.
Non è noto se il sulprostone sia escreto nel latte materno. L'allattamento è consentito dopo 2-3 ore dalla fine dell’infusione.
Come prendere Nalador
La posologia e la durata del trattamento con Nalador devono essere stabilite dal medico in base al tipo di patologia e allo stato di salute generale del paziente.
La formulazione farmaceutica soluzione iniettabile deve essere somministrata attraverso infusione endovenosa, dopo aver ricostruito la polvere disciolta in soluzione fisiologica.
Per qualsiasi dubbio o incertezza sulla modalità di assunzione contattare il medico o il farmacista.
Nalador: dosaggio
Nalador è un medicinale somministrato esclusivamente da un ginecologo esperto, in una clinica dotata di moderne apparecchiature per il monitoraggio continuo delle funzioni cardiocircolatorie e provvista delle necessarie attrezzature di rianimazione. Lo stesso ginecologo deciderà la dose e la velocità di infusione del farmaco.
I sintomi da intossicazione sono: broncospasmo, bradicardia, alterazioni della pressione sanguigna, ischemia miocardica, iperstimolazione uterina, cianosi, dispnea ed edema polmonare.
In caso di assunzione/ingestione accidentale di una dose elevata di Nalador contattare il medico o recarsi al più vicino ospedale.
Non assumere una dose doppia del farmaco per compensare l’eventuale dimenticanza della dose precedente.
Effetti collaterali
Come tutti i medicinali anche Nalador può provocare effetti indesiderati, sebbene non tutte le persone li manifestino, tra cui:
- Nausea, vomito
- Ipotensione
- Diarrea
- Febbre
- Spasmo gastrico
- Rottura dell'utero
- Sonnolenza
- Cefalea
- Bradicardia
- Ipertensione
- Broncospasmo
- Spasmo coronarico
- Ischemia miocardica
- Edema polmonare
- Squilibrio elettrolitico
- Reazione allergica
- Orticaria
- Shock anafilattico
Scadenza e conservazione
La data di scadenza di Nalador è riportata direttamente sulla confezione e sulla fiala al suo interno. La scadenza si riferisce all’ultimo giorno del mese indicato.
Le fiale liofilizzate di Nalador vanno conservate a temperatura compresa tra 2 °C e 8 °C in frigorifero. Il medicinale può essere conservato a temperature superiori, purché non oltre 25 °C, per un periodo massimo di 8 giorni.
Non gettare il medicinale nell’acqua di scarico o nei rifiuti domestici. Chiedere sempre al farmacista come smaltire i medicinali scaduti o non utilizzati.
Tenere lontano dalla portata dei bambini.