Itamifast - Foglietto Illustrativo
Itamifast è un medicinale a base di diclofenac potassico, che appartiene alla classe dei farmaci antinfiammatori non steroidei
Indice Foglietto Illustrativo
- Cos’è
- Formulazione
- A cosa serve
- Principio Attivo
- Precauzioni per l'uso
- Gravidanza e allattamento
- Modalità d'uso
- Dosaggio
- Effetti collaterali
- Scadenza e conservazione
Itamifast 25 mg compresse rivestite con film
Cos’è Itamifast
Itamifast è un medicinale a base di diclofenac potassico, che appartiene alla classe dei farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS).
Itamifast è indicato negli adulti e negli adolescenti con età pari o superiore a 14 anni per il trattamento del dolore, da lieve a moderato.
Itamifast: formulazioni
- Itamifast 25 mg compresse rivestite con film;
- Itamifast 50 mg compresse rivestite con film.
A cosa serve Itamifast
Itamifast è un farmaco antinfiammatorio indicato a partire dai 14 anni per il trattamento del dolore in caso di:
- Cefalea
- Mal di denti
- Mal di schiena
- Dolore muscolare e articolare
- Dolori mestruali
Negli adolescenti Itamifast viene utilizzato per il trattamento a breve termine del dolore correlato a infezioni con infiammazione dell'orecchio, del naso o della gola e nel dolore acuto post-operatorio dopo chirurgia minore.
Rivolgersi al medico se non si notano miglioramenti o se si notano peggioramenti dopo 3 giorni di trattamento.
Principio attivo Itamifast
Il principio attivo contenuto in Itamifast è diclofenac potassico, un farmaco che appartiene alla classe degli antinfiammatori non steroidei.
Come tutti gli altri FANS, questo farmaco è in grado di inibire l'enzima ciclossigenasi, inibendo la biosintesi delle prostaglandine di altri mediatori di infiammazione.
Precauzioni per l'uso
Evitare l’utilizzo di Itamifast nelle seguenti condizioni:
- Allergia al principio attivo o ad altri componenti del medicinale
- Allergia ad altri FANS
- Grave patologia epatica
- Aumentata tendenza a sanguinare
- Porfiria
- Ulcera a stomaco o intestino
- Grave malattia ai reni
- Cardiopatia
- Vasculopatia cerebrale
- Attacco cardiaco o ictus
- Varicella
- Arteriopatia periferica
Gli antinfiammatori come Itamifast possono, in rari casi, provocare ulcera gastrica che può insorgere in qualunque momento durante il trattamento con o senza preavviso. Inoltre, può avere effetti sulle cellule del sangue in modo da indebolire il sistema immunitario.
L'assunzione di questo farmaco, specialmente dosi elevate o per lungo tempo, può portare ad un piccolo aumento del rischio di attacchi di cuore o ictus. Raramente in associazione con l'uso di FANS sono state segnalate reazioni gravi della pelle.
Rivolgersi al medico prima di utilizzare Itamifast in caso di:
- Ulcera gastrointestinale o duodenale
- Infiammazione dell'intestino
- Malattia al cuore o ai reni
- Malattia al fegato
- Lupus eritematoso sistemico
- Ipertensione
- Disturbi del sangue o malattie che causano tendenza al sanguinamento
- Infiammazione delle mucose nasali, asma, malattia polmonare ostruttiva cronica
- Fumo di sigaretta
- Diabete
- Angina
- Coaguli ematici
- Colesterolo o trigliceridi aumentati
Informare il medico in caso di intervento chirurgico recente o programmato allo stomaco o al tratto intestinale, in quanto questo farmaco può peggiorare la guarigione della ferita nell'intestino.
Informare il medico del trattamento, anche recente, con qualsiasi altro medicinale. In particolare:
- Anticoagulanti
- Antidiabetici, ad eccezione dell'insulina
- Digossina
- Litio
- Inibitori selettivi del reuptake della serotonina
- Tacrolimus
- Ciclosporina
- Beta-bloccanti
- ACE-inibitori
- Antagonisti del recettore dell'angiotensina II
- Diuretici
- Corticosteroidi
- Antibiotici chinolonici
- Colestipolo e colestiramina
- Rifampicina
- Carbamazepina
- Fenitoina
- Metotrexato
- Erba di San Giovanni
- Altri FANS
Itamifast contiene sodio come eccipiente.
Gravidanza e allattamento
L’uso di Itamifast durante la gravidanza può avere luogo solo su prescrizione del medico e sotto diretto controllo.
Il medicinale passa nel latte materno con il rischio di effetti sul bambino, per cui Itamifast è controindicato durante il periodo dell'allattamento al seno.
Come prendere Itamifast
La posologia e la durata del trattamento con Itamifast devono essere stabilite dal medico in base al tipo di patologia e allo stato di salute generale del paziente.
La formulazione farmaceutica compresse deve essere assunta con acqua o altri liquidi. Per ottenere il miglior effetto, non assumere insieme ad un pasto.
Per qualsiasi dubbio o incertezza sulla modalità di assunzione contattare il medico o il farmacista.
Itamifast: dosaggio
La dose raccomandata di Itamifast a partire da 14 anni è di 25 mg ogni 8 ore, secondo necessità. Non assumere più di 75 mg nell'arco di 24 ore.
In caso di assunzione/ingestione accidentale di una dose elevata di Itamifast contattare il medico o recarsi al più vicino ospedale.
Non assumere una dose doppia del farmaco per compensare l’eventuale dimenticanza della dose precedente.
Effetti collaterali
Come tutti i medicinali anche Itamifast può provocare effetti indesiderati, sebbene non tutte le persone li manifestino, tra cui:
- Nausea, vomito
- Diarrea
- Problemi digestivi
- Flatulenza
- Mal di testa
- Vertigini
- Eruzione cutanea
- Aumento dei valori del fegato
- Convulsioni nella trachea
- Stanchezza
- Ritenzione di liquidi
- Orticaria
- Reazione allergica
- Angioedema
- Ipotensione
- Ulcera allo stomaco
- Emorragia allo stomaco
- Stitichezza
- Infiammazione dell’intestino
- Infiammazione di bocca, esofago, lingua
- Pancreatite
- Impotenza
- Asma
- Epatite
- Ittero
- Visione offuscata
- Insonnia
- Incubi
- Ansia, depressione
- Disturbi della memoria
- Dolori al petto
- Tachicardia
- Ipertensione
- Insufficienza cardiaca
- Anemia
- Eczema
- Prurito
- Grave eruzione cutanea
- Effetti sui reni
- Meningite asettica
- Polmonite
- Ictus
- Arresto cardiaco
Scadenza e conservazione
La data di scadenza di Itamifast è riportata direttamente sulla confezione e sul blister al suo interno. La scadenza si riferisce all’ultimo giorno del mese indicato.
Non gettare il medicinale nell’acqua di scarico o nei rifiuti domestici. Chiedere sempre al farmacista come smaltire i medicinali scaduti o non utilizzati.
Tenere lontano dalla portata dei bambini.