Coronaropatia
Alterazione anatomica delle arterie coronarie caratterizzata da una riduzione marcata dell'afflusso di sangue al muscolo cardiaco
Cos’è la coronaropatia
La coronaropatia è un’alterazione anatomica o funzionale delle arterie coronarie, caratterizzata da un ridotto apporto di sangue al muscolo cardiaco.
Le arterie coronarie sono vasi sanguigni che nascono dall’aorta e veicolano il sangue ricco di ossigeno al tessuto muscolare cardiaco, noto come miocardio. In poche parole, sono la fonte di approvvigionamento del cuore e ne garantiscono la vitalità ed il corretto funzionamento.
Quando, per vari motivi, il calibro delle coronarie si restringe, compaiono sintomi che possono risultare anche fatali.
Possiamo distinguere 4 forme diverse di coronaropatia, tra cui:
- Coronaropatia monovasale: restringimento di un solo ramo coronarico;- Coronaropatia bivasale: stenosi presente su due rami;
- Coronaropatia trivasale: quando i restringimenti colpiscono tutti e 3 i rami;
- Coronaropatia ostruttiva o ischemica: si verifica in seguito a un’occlusione parziale o totale dei vasi coronarici.
Quali sono i sintomi della coronaropatia
L’ostruzione del flusso sanguigno dalle coronarie al miocardio può verificarsi in maniera graduale non generando, almeno in principio, alcun tipo di manifestazione. Quando la riduzione del flusso di sangue diventa significativa, compaiono i primi disturbi, tra cui la sensazione che il cuore sia sottoposto a uno sforzo maggiore del solito, come quando si fa esercizio fisico.
Tuttavia, questo segno si manifesta anche a riposo o quando non si è impegnati in alcuna attività.
Tra i sintomi della coronaropatia troviamo:
- Angina pectoris- Affaticamento cardiaco
- Gonfiore degli arti inferiori
- Aritmia
- Dolore a spalla e braccio
- Dolore al petto atipico nelle donne
- Dolore localizzato nell’addome o sulla schiena
Quando l’ostruzione delle coronarie è elevata, essa può causare infarto cardiaco, i cui campanelli d’allarme sono rappresentati da: nausea, tachicardia, senso di difficoltà respiratoria, dolore toracico irradiato al braccio o alla mascella.
Quali sono le cause della coronaropatia
Nella maggior parte dei casi, la malattia coronarica è riconducibile a processi di aterosclerosi che determinano l’indurimento e la perdita di elasticità delle pareti delle arterie, come conseguenza della formazione di placche (ateromi) costituite da colesterolo, lipidi e calcio.
Raramente, invece, la coronaropatia può dipendere da uno spasmo coronarico, ovvero una contrazione improvvisa e momentanea del tessuto muscolare delle pareti dell’arteria, da embolia coronarica o dissezione coronarica.
Tra le cause di coronaropatia possiamo citare:
- Età- Sesso (i soggetti maschi sono più colpiti)
- Ipertensione
- Familiarità
- Fumo
- Obesità
- Dislipidemia
- Sedentarietà
- Diabete
- Stress
- Vasculite
- Aneurisma delle coronarie
Spesso le cause della coronaropatia sono legate tra di loro. Ad esempio, l’obesità e la cattiva alimentazione aumentano il rischio di diabete e ipertensione. Quando questi fattori di rischio sono presenti in gruppo, il rischio d’insorgenza di questa patologia, potenzialmente fatale, è moltiplicato.
Coronaropatia: i rimedi del farmacista
I rimedi per la coronaropatia si basano, anzitutto, sui cambiamenti nello stile di vita, con una dieta equilibrata e attività fisica costante.
Una migliore gestione dello stress e smettere di fumare, utilizzando magari presidi farmaceutici come le gomme da masticare Nicorette, sono fattori fondamentali per combattere e prevenire questa patologia. Nel caso di alimentazione squilibrata, è possibile anche fare uso di integratori per ridurre il colesterolo.
La terapia farmacologica, invece, prevede la prescrizione di farmaci beta bloccanti e anti aggreganti, volti a ridurre l’entità dei disturbi, a cui è possibile affiancare integratori per la funzionalità cardiaca, come l’olio di krill Arkomega; per il benessere del circolo sanguigno è invece utile assumere le compresse per il microcircolo.
Nei casi di deficit circolatorio grave si ricorre infine alla terapia chirurgica, che prevede un intervento per dilatare l’arteria ristretta, chiamato angioplastica coronarica.