Iperemia congiuntivale
Tutte le cause e i sintomi di questa eccessiva quantità di sangue all'interno dei vasi che irrorano la congiuntiva
Cos’è l’iperemia congiuntivale
Il termine iperemia è utilizzato in medicina per indicare un’eccessiva quantità di sangue all’interno dei vasi che irrorano una determinata regione del corpo. Per tal motivo, questo termine viene spesso seguito dall’aggettivo “locale”.
In particolare, si parla di iperemia congiuntivale quando si manifesta l’arrossamento di uno o entrambi gli occhi. Questa condizione è spesso indice di un’infiammazione, ma può riconoscere varie cause tra cui infezioni, allergie, traumi e una pressione oculare elevata.
Inoltre, anche contatti con sostanze irritanti, l’uso errato delle lenti a contatto o lo sfregamento eccessivo, possono portare all’arrossamento della congiuntiva, la sottile membrana mucosa che riveste la superficie anteriore del bulbo oculare.
Quali sono i sintomi dell’iperemia congiuntivale
A livello oculare, l’iperemia congiuntivale si manifesta sia come disturbo isolato che in associazione ad altri sintomi. In genere, il quadro clinico varia a seconda della condizione patologica di base e può comprendere disturbi alla vista, eccessiva lacrimazione e dolore sia lieve che intenso.
In linea di massima, possiamo fare una distinzione tra la condizione transitoria che dura 1-2 giorni e non ha conseguenze rilevanti, e l'iperemia congiuntivale cronica, la quale potrebbe essere il segno di una patologia grave e persistente.
Tra i sintomi dell’iperemia congiuntivale troviamo:
- Arrossamento dell’occhio
- Vista annebbiata
- Sensazione di corpo estraneo
- Dolore
- Eccessiva lacrimazione
- Fotofobia
- Miodesopsie
- Diplopia (vista doppia)
- Riduzione della vista
Gli ultimi 3 sintomi elencati sono segnali d’allarme piuttosto importanti che richiedono un’immediata valutazione medica. Se alla base di questo disturbo è presente una patologia, i sintomi dell’iperemia congiuntivale possono includere anche prurito e secrezioni purulente.
Quali sono le cause dell’iperemia congiuntivale
Il meccanismo fisiologico alla base dell’arrossamento è dovuto a una dilatazione dei vasi oculari superficiali. Una delle cause più frequenti di questa manifestazione è sicuramente la secchezza oculare poiché, quando l’occhio è poco lubrificato, il continuo attrito generato dal movimento della palpebra irrita la congiuntiva. Inoltre, anche l’allergia, la congiuntivite e i contatti con sostanze irritanti, possono portare a un arrossamento dell’occhio.
Tra le cause dell’iperemia congiuntivale possiamo elencare:
- Infezioni oculari
- Allergie stagionali
- Irritazione da corpo estraneo (polvere, sabbia, lenti a contatto)
- Abrasioni corneali
- Uveite
- Blefarite
- Congiuntivite
- Glaucoma
- Affaticamento degli occhi
- Eccessivo consumo di alcol
- Traumi
- Pianto
Altre situazioni che possono portare all’arrossamento oculare sono le malattie “da raffreddamento”, ovvero l’influenza, il raffreddore o uno stato febbrile di varia natura. In genere, se questa condizione è associata a dolore persistente, allora è più probabile che la causa vada ricercata in una patologia che colpisce l’occhio, come la cheratite.
Iperemia congiuntivale: i rimedi del farmacista
La cura per l’iperemia congiuntivale dipende dalla causa alla base di questa condizione e dalla gravità delle manifestazioni concomitanti. Se il problema è transitorio e derivante dallo sforzo eccessivo dell’occhio, come quando si passa molto tempo davanti al PC, allora è utile idratare la congiuntiva con dei rimedi topici come le gocce lubrificanti Systane.
In linea generale, l’utilizzo di un collirio per l’iperemia congiuntivale, come la soluzione Alfa decongestionante, è sempre utile per combattere bruciore e prurito causati dall’irritazione. Spesso, infatti, una volta eliminata l’esposizione al fattore irritante, il disturbo si risolve spontaneamente.
Nel caso di iperemia congiuntivale da allergia, i farmaci antistaminici sono in grado di prevenire direttamente il problema. Se l’allergia causa sintomi oculari come prurito e lacrimazione, inoltre, è possibile utilizzare un antistaminico locale, come la soluzione oculare Imidazyl.
Nel caso l’iperemia dipenda da una patologia oculare sottostante, come cheratite o blefarite, è necessario curare prima essa per eliminare il sintomo.