Disidratazione
Stato del nostro organismo in cui subentra una carenza di liquidi che porta a sintomi gravi
Che cos’è la disidratazione
La disidratazione è lo stato in cui si trova l’organismo quando perde più liquidi rispetto a quelli che assume.
Il corpo umano espelle quotidianamente liquidi mediante urina, feci, respirazione e sudore, che vengono reintegrati tramite l’idratazione, mantenendo in tal modo il bilancio idrico in equilibrio. Quando questo bilancio diventa negativo per cause patologiche o fisiologiche, come una sudorazione intensa, si va incontro al processo di disidratazione.
La quantità di acqua presente nel corpo umano costituisce dal 50% all’80% del peso corporeo: queste due percentuali riguardano, rispettivamente, anziani e bambini. In un uomo adulto, invece, i livelli di acqua si attestato attorno al 60/70% del peso complessivo. La disidratazione diventa un processo patologico quando la perdita di acqua supera il 5-6% del peso corporeo.
Quali sono i sintomi della disidratazione
Nell’organismo umano ci sono dei meccanismi di controllo che regolano l’equilibrio elettrolitico. Il senso di sete è il sintomo caratteristico della disidratazione poiché compare quando viene percepita una carenza di liquidi, per ricordarci di reintegrarli. La disidratazione negli anziani e nei bambini è più comune proprio perché queste categorie hanno una ridotta percezione della sete. Nei bambini, inoltre, questo disturbo si presenta con sintomi diversi rispetto agli adulti, che includono: assenza di lacrime durante il pianto; svogliatezza e irritabilità; occhi infossati e pannolino asciutto per più di tre ore.
Tra i sintomi della disidratazione negli adulti troviamo:
- Sete estrema- Minzione meno frequente
- Fatica
- Vertigini
- Confusione
- Urine scure
L’organismo umano è capace di limitare, anche in maniera considerevole, le perdite idriche, tuttavia, per non causare stati di disidratazione, l’assunzione di liquidi deve essere regolata anche attraverso l’alimentazione.
Quali sono le cause della disidratazione
Prima di elencare le cause della disidratazione, bisogna menzionare che è possibile distinguere tre tipologie diverse di questo disturbo:
- Disidratazione isotonica: caratterizzata da una perdita di acqua e sodio in uguali quantità;- Disidratazione ipotonica: quando la perdita di sali minerali è superiore a quella dell’acqua;
- Disidratazione ipertonica: quando la perdita di acqua è superiore a quella dei sali minerali.
La febbre alta e i virus intestinali sono tra le cause più frequenti di disidratazione, soprattutto quando questi ultimi inducono vomito e diarrea per periodi prolungati. Come abbiamo già detto, anche l’alimentazione è parte fondamentale del bilancio idrico del nostro organismo. Una dieta ricca di bevande disidratanti come, ad esempio, caffè, bibite zuccherate e alcolici, porta ad una carenza di acqua.
Tra le cause di disidratazione possiamo elencare:
- Sudorazione eccessiva- Diarrea e vomito
- Dieta sbilanciata
- Diabete
- Massiccio consumo di sale
- Farmaci (diuretici, lassativi, pressione)
- Infezioni virali e batteriche
- Insufficienza renale
- Denutrizione
- Febbre
- Ustioni
La disidratazione, inoltre, può essere provocata da tutti quegli stati dell’organismo che inducono una diuresi eccessiva, come la gravidanza e l’allattamento. Uno stato persistente di disidratazione, poi, comporta la compromissione generale della salute, oltre ad aumentare il rischio di calcoli renali e prolasso della valvola mitrale.
Disidratazione: i rimedi del farmacista
Quando si soffre di disidratazione è fondamentale reintegrare i liquidi mancanti e bere acqua.
I rimedi, nel caso la situazione sia più grave, come in seguito a stati patologici o lunga esposizione a temperature alte, consistono nell’assunzione di sali minerali come Polase o l’integratore Humana Idravita. Quando la disidratazione deriva dal diabete o da un’alimentazione totalmente errata, l’unico rimedio è curare la malattia e bere molto per mantenere attivo l’equilibrio elettrolitico del nostro corpo.
Quando si hanno stati persistenti di vomito o diarrea, invece, si può assumere la soluzione reidratante Dicofarm. Nei casi più gravi, poi, si deve ricorrere all’idratazione tramite via endovenosa.