Scabbia
Tutti i sintomi e i rimedi per questa infezione della pelle causata da un parassita
Cos’è la scabbia
La scabbia è una malattia dermatologica infettiva causata da un parassita, un acaro della pelle chiamato Sarcoptes scabiei. Una volta avvenuto il contatto con il parassita della scabbia, questo s’inocula sotto la pelle nello strato più superficiale dove si moltiplica e scava delle microscopiche gallerie che hanno la funzione di tana. Ciò determina un intenso prurito e la comparsa di chiazze rosse in rilievo, spesso associate a infezioni secondarie.
Il periodo di incubazione di questa infezione parassitaria è di circa 3 settimane, che equivale al periodo necessario allo sviluppo della sensibilizzazione dermica. La diagnosi di scabbia deve essere accertata tramite esami specialistici, poiché diversi parassiti, come gli acari delle muffe, possono manifestare segni molti simili: in questo caso si parla di “falsa scabbia”.
Quali sono i sintomi della scabbia
La manifestazione clinica più evidente dopo il contagio con il parassita della scabbia è il prurito, specialmente notturno. Quando l’acaro scava i cunicoli all’interno della pelle, secerne sostanze cheratoplastiche (che rendono più fluido lo strato dell’epidermide). Queste sostanze, unite alle uova depositate e ai prodotti di scarto, determinano una reazione allergica che porta il sistema immunitario al rilascio di citochine, sostanze che causano una reazione infiammatoria portando a forte prurito e comparsa di papule. I segni cutanei della scabbia compaiono prevalentemente tra le dita di mani e piedi, polsi e gomiti, ascelle, genitali esterni e glutei; in sintesi, dove la pelle è più sottile e delicata.
Tra i sintomi della scabbia troviamo:
- Prurito
- Lesioni cutanee
- Arrossamento
- Papule o pustole
- Noduli a rilievo
Nella scabbia crostosa, la forma più grave di questa patologia, si manifestano anche eruzioni cutanee squamose, croste e alopecia. Lo stimolo a grattarsi può diventare molto pericoloso, perché le lesioni causate dallo sfregamento potrebbero nascondere i cunicoli sulla pelle e rendere più difficile la diagnosi. Inoltre, queste lesioni sono una via d’accesso per batteri ad altri patogeni che possono portare a infezioni secondarie.
Quali sono le cause della scabbia
Come abbiamo già visto, la scabbia è un’infezione cutanea causata da un parassita chiamato Sarcoptes scabiei, che diventa sintomatica dopo 4-6 settimane dal contagio e la gravità delle manifestazioni dipende dallo stato del sistema immunitario del soggetto.
La modalità di trasmissione più comune è il contatto diretto e prolungato con un individuo affetto da questa patologia. Il contagio indiretto, invece, è più raro, ma può avvenire tramite l’uso condiviso di indumenti, lenzuola o asciugamani. Infatti, l’acaro della scabbia riesce a sopravvivere fino a 2 giorni lontano dalla cute dell’uomo.
Anche gli animali possono soffrire di questa malattia, ma i parassiti che sostengono l’infezione negli animali non sono capaci di moltiplicarsi sulla cute umana per cui il contagio avviene solo tramite passaggio uomo-uomo. Questa malattia colpisce in qualsiasi fascia d’età, di sesso e di etnia e l’immunodepressione ne aggrava il decorso.
Scabbia: i rimedi del farmacista
La cura per la scabbia consiste nell’utilizzo di farmaci antiparassitari per uso orale o locale. Il decorso della malattia è di circa 3 settimane, ed essendo una malattia molto contagiosa, la cura si estende anche a tutti gli individui che sono stati a stretto contatto con il soggetto affetto.
Il trattamento locale si esegue con creme a base di permetrina come Scabiacid la cui applicazione si estende su tutto il corpo, generalmente dopo un bagno caldo e una frizione della pelle: questa manovra ha lo scopo di esporre gli acari e le uova presenti nei cunicoli al principio attivo della crema. L’uso di antistaminici per via orale è consigliato per dare sollievo al prurito che persiste, mentre l’uso di antibiotici è raccomandato quando sopraggiungono infezioni batteriche.
Alcuni rimedi naturali come l’aloe vera sono molto utili per dare sollievo al prurito e riparare le lesioni cutanee indotte dallo sfregamento. Al termine del trattamento il prurito potrebbe persistere per qualche tempo.